Umidità Relativa e Condensa

Umidità Relativa

L’Umidità Relativa (UR) indica, in percentuale,  quanto un volume d’aria sia saturo di umidità ad una determinata temperatura.

L’umidità è infatti relativa alla temperatura ed al contenuto in grammi di vapore acqueo dell’aria, ed è importante ricordare che l’UR rappresenta una percentuale e non un quantitativo in grammi. Per conoscere il quantitativo in grammi di vapore acqueo è necessario conoscere la temperatura, l’UR, ed il volume d’aria.

La percentuale di umidità relativa non indica il quantitativo in grammi di umidità presente nell’aria, ma quanto l’aria sia vicina alla saturazione; e di conseguenza quanto sia probabile la formazione di condensa.

Lo schema sottostante visualizza come lo stesso metro cubo d’aria, alla medesima umidità relativa ma a temperature differenti contiene quantità di umidità differenti.

Formazione della condensa

La formazione di condensa si ha sempre quando un volume d’aria subisce un abbassamento della temperatura. In questo caso, se il sistema è chiuso, si ha un innalzamento dell’Umidità Relativa (saturazione in %) fintanto che non si raggiunge il 100%; a questo punto l’umidità non può più rimanere sospesa nell’aria e si condensa.

Un metro cubo in condizioni 40°C/80% UR (A) contiene 24,10 g di vapore acqueo, ma a 40°C ne potrà contenere fino a 40 (B). In un sistema chiuso in cui l’aria ha una UR dell’80% a 40°C (B) se abbassiamo la temperatura fino a 30°C avremo un innalzamento dell’UR fino al 100% (condizioni in cui l’aria, al massimo, può contenere 30,20 g di vapore acqueo) portandoci nella situazione (C). L’aria, in queste condizioni, non può contenere tutta l’umidità che conteneva nella condizione (B) di partenza, pertanto l’eccesso si trasformerà in condensa: 40g – 30,20g = 9,8 g di condensa.

La temperatura a cui l’ario raggiunge la saturazione e l’umidità inizia a condensare si chiama “Punto di Rugiada (Dew Point)“:

Il risultato è un metro cubo d’aria al 100% UR e 9,8g di condensa.

Evitare la formazione di condensa mediante i disidratanti

Lo scopo dei disidratanti è quello rimuovere grammi di vapore acqueo dal packaging in modo da portarsi un una condizione di partenza che non sia a rischio condensa in caso di variazioni della temperatura.

Se avessimo inserito un disidratante all’interno del sistema che, per ipotesi, avesse rimosso 19 grammi di vapore acqueo (3 bustine disidratanti da 1 Unità DIN) avremmo abbassato l’Umidità Relativa intorno al 40% (40-18,75=21,25 g)  partendo quindi da una condizione (D)  pari a 40% UR. In questo caso a fronte di un abbassamento della temperatura fino a 30°C non si raggiunge la saturazione e non si ha condensa: il volume d’aria a 30°C si trova infatti in condizioni (E) di 80% UR (in realtà un po’ meno) e non si ha la formazione di condensa.

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